Obbligazioni High Yield definizione
Per obbligazioni High Yield si intendono i titoli ad alto rischio e alto rendimento. In particolare, le obbligazioni emesse da aziende con rating inferiore a “BBB-” di S&P o “Baa3” di Moody’s entrano nella classificazione High Yield.
In questo articolo, analizzeremo le obbligazioni High Yield, cosa sono e quali sono le implicazioni che comporta la scelta di investire in questo settore.
Cosa sono le obbligazioni High Yield?
High Yield letteralmente significa “alto rendimento”.
Si fa riferimento a titoli obbligazionari emessi da società private (cd. “corporate”) che, a causa della maggiore probabilità di default dovuta alle dimensioni dell’azienda, al settore economico di attività o all’indebitamento societario, presentano un rischio emittente più elevato del normale. Per questo, al fine di finanziarsi sul mercato, sono disposte ad offrire un rendimento più elevato agli investitori.
Detenere questi titoli in portafoglio espone a un rischio di insolvenza maggiore rispetto ad altri titoli obbligazionari. Quindi, affinché i titoli High Yield risultino attrattivi per il mercato, tale rischio dovrà essere compensato da rendimenti potenziali più elevati.
Il rapporto tra rendimento e rischio
Con il termine bond High Yield si intendono, dunque, le obbligazioni emesse da società che possiedono un rating di livello speculativo, inferiore al livello BBB.
Quanto più è basso il giudizio attribuito dalle agenzie di rating, tanto più alto è considerato il rischio di default (fallimento) dell’emittente. E, non bisogna dimenticarlo, tutte le obbligazioni sono sempre soggette ad un possibile rischio di fallimento del debitore.
In termini gergali, in alcuni casi questo tipo di obbligazioni può essere definito anche “titoli spazzatura” (cd. “junk bond”), proprio perché provengono da debitori un rischio emittente estremamente alto e, quindi, con una scarsa solvibilità.
Normalmente legate alle difficoltà economiche reali delle società emittenti, queste obbligazioni hanno dato prova del loro elevato grado di rischiosità già nel passato recente, durante la crisi economica mondiale del 2008, durante la crisi dell’Euro del 2011, nel periodo del CoVID nel 2019 e durante il primo anno di guerra in Est-Europa nel 2022.
A causa delle crisi delle economie mondiali e, di conseguenza, del decremento o del blocco della vendita di beni e servizi verso l’esterno, molte aziende con un rating basso hanno avuto difficoltà economiche a ripagare i debiti, arrivando in molti casi al default dell’azienda e, quindi, all’azzeramento ufficiale del valore del titolo obbligazionario.
Investire in titoli High Yield è un investimento sicuro?
A causa delle caratteristiche economiche-finanziarie delle aziende emittenti, le obbligazioni High Yield mostrano una volatilità dei prezzi mediamente più elevata rispetto alle obbligazioni investment grade.
Il premio al rischio per l’investitore che decide di investire in questa asset class, è un rendimento superiore rispetto a quello offerto dai titoli di Stato e da molte altre obbligazioni societarie con un giudizio investment grade, ossia ritenute più sicure.
Uno sgradevole aspetto che riguarda il collocamento/acquisto di tali strumenti, quando non vengono acquistati in autonomia o in base a una raccomandazione indipendente, riguarda l’inevitabile conflitto di interessi cui sono soggetti (per ragioni opposte) i collocatori:
- Il Consulente Finanziario che non opera in modo indipendente, difficilmente raccomanderà questi strumenti, dato che nella maggior parte dei casi non lo remunerano.
- L’addetto bancario/postale, nel caso in cui ci sia collocamento diretto, molto probabilmente consiglierà tali titoli, sia per disposizioni interne che per questioni economiche.
La scelta è in realtà delicata e deve essere presa consapevolmente, in quanto il maggior rischio di default cui sono soggette le aziende che emettono questi titoli sul mercato obbligazionario High Yield, rende questo settore molto più sensibile alle prospettive economiche rispetto ad altri. In particolare, in momenti di tensione sui mercati o, ancor più, in momenti di crisi economica, le obbligazioni High Yield possono subire delle oscillazioni molto violente.
Ciò si scatena principalmente a causa del cosiddetto panic selling, ossia un “effetto gregge” che porta a vendite generalizzate sul mercato, nel timore di non recuperare più il proprio investimento a causa di un default totale della società emittente.
A tal proposito, un termometro della situazione generale è fornito (misurazione ex-post) dai tassi di default registrati e (misurazione ex-ante) dal mercato dei cd. Credit Default Swap, ossia contratti derivati in virtù dei quali una controparte può proteggersi dal rischio che si verifichi un potenziale fallimento della società emittente di cui ha acquistato titoli obbligazionari.
Questi strumenti (i CDS) rappresentano degli indicatori che tendono ad anticipare eventuali situazioni negative di fallimento degli emittenti di un determinato mercato o settore economico, dato che più sarà elevato il rischio di fallimento dell’emittente e più alto sarà il prezzo da pagare per assicurarsi contro tale rischio.
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Perché investire in High Yield?
Le obbligazioni ad alto rendimento possono concorrere a una buona diversificazione del portafoglio di investimento: aumentano sensibilmente il tasso cedolare periodico e, grazie alle oscillazioni che le caratterizzano, possono offrire un interessante extra-rendimento sui corsi dei prezzi, se acquistate con un corretto timing d’investimento.
Diversi sono i fattori che hanno consentito al settore High Yield di generare performance positive e di svolgere un ruolo importante nella diversificazione del portafoglio nel corso degli anni passati. Ad esempio, tassi di insolvenza bassi, riduzione dei coefficienti di indebitamento, buon indice di copertura degli interessi e bassi livelli di emissione sul mercato primario.
Ma proprio a causa delle loro caratteristiche speculative, l’accezione classica per cui un titolo obbligazionario rappresenta un investimento sicuro lascia un po’ il tempo che trova. Ai fini di una buona diversificazione è perciò consigliabile optare per titoli High Yield con una durata finanziaria (cd. “duration“) contenuta e che rappresentino una frazione limitata del portafoglio d’investimento complessivo.
Qual è il principale rischio di investire in obbligazioni High Yield?
Per l’investitore di un’operazione a lungo termine, il rischio principale può essere rappresentato dal restare bloccato in una trappola di liquidità in cui, in caso di forti oscillazioni del titolo, è costretto a scegliere tra la svendita preventiva del titolo a prezzi più contenuti rispetto all’investimento iniziale, oppure rimanere investito nella speranza che l’emittente non fallisca.
Nonostante il vantaggio dato dalle cedole più elevate rispetto alla media di mercato, che dovrebbero continuare a garantire un flusso costante di rendimento, rinunciare alla liquidità investita fino alla scadenza dell’obbligazione rappresenta un rischio molto elevato su questa tipologia di titoli.
Bisogna ricordare però che, in caso di insolvenza dell’emittente, gli investitori in obbligazioni High Yield godranno di priorità sul recupero del proprio capitale rispetto agli azionisti della società emittente, con maggiori possibilità di recuperare il proprio investimento iniziale o parte di esso anche in caso di default.
Secondo alcuni studi di settore, in fasi di mercato particolarmente controverse sull’azionario e con dei tassi di riferimento bassi sull’obbligazionario, gli investitori guarderebbero sempre più favorevolmente al settore High Yield, aumentando così il loro appetito al rischio alla ricerca di performance.
Tuttavia, alla base di una scelta per questa asset class, emerge negli investitori la richiesta di ricevere metriche finanziarie aggiornate, informazioni relative alle performance operative dell’emittente (attraverso i suoi principali driver) e una visione coerente delle prospettive e dei potenziali cambiamenti del business di riferimento.
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High Yield: funzionamento e relazione con il contesto geopolitico
I dati economici e finanziari del passato, relativi a flessioni del mercato delle obbligazioni High Yield, mostrano che nei periodi in cui è presente un aumento degli spread (differenziale di rendimento tra titoli di Stato o titoli corporate e i titoli High Yield) si nasconde anche il potenziale per rimbalzi del medio e lungo periodo.
Questo meccanismo è dato dal fatto che, se la specifica azienda emittente sopravvive alla crisi economica che sta facendo aumentare gli spread in un determinato periodo, probabilmente sarà anche testimone di una successiva compressione di quegli spread quando il contesto economico generale sarà migliorato.
Ciò comporterà un ridimensionamento del rischio emittente dell’azienda e, quindi, un apprezzamento dei titoli obbligazionari in circolazione che erano stati emessi precedentemente. (Un approfondimento su questi meccanismi di valutazione lo abbiamo trattato in questo articolo.)
Queste dinamiche inerenti il “respiro degli spread” sono periodiche e si manifestano ogniqualvolta si presenta una nuova crisi economica, che comporta difficoltà oggettive nell’operatività di bilancio delle aziende High Yield che si rivolgono al mercato degli investimenti e che, in mancanza di un adeguato flusso di cassa, vedono aumentare la loro probabilità di non riuscire più a ripagare il debito contratto con il pubblico degli investitori.
Un impatto economico negativo, dovuto alla mancata produzione e alla conseguente flessione delle vendite, si presenta con maggior forza su tutte le aziende già caratterizzate da bilanci in difficoltà e da impegni finanziari consistenti.
In più, per un’azienda appartenente a questo settore, anche una variazione dei tassi di riferimento impatterà particolarmente sul valore dei titoli obbligazionari, a causa di una maggior difficoltà societaria a restituire i debiti contratti a tassi variabili. Ne abbiamo parlato in questo articolo.
High Yield: come gestire questa asset class
In 4Timing SIM crediamo che la diversificazione su questa asset class apporti valore al portafoglio d’investimento.
Tuttavia, contemporaneamente deve essere esercitato un controllo del rischio dinamico e continuo mediante una gestione realmente attiva, che punti a proteggere i patrimoni investiti dai potenziali crolli che questa asset class vede periodicamente in momenti di crisi economica.
Contattaci se vuoi avere qualche informazione in più sulle nostre strategie di gestione.
Chief Marketing Officer & Business Development Manager 4Timing SIM
“Per aspera ad astra“
Curioso per natura, nelle mie esperienze professionali ho sviluppato competenze differenti tra loro, condividendo ed acquisendo know-how in uno scambio che mi ha consentito di crescere nel corso degli anni, come professionista e come persona. Negli ultimi 13 anni mi sono dedicato alla Consulenza Finanziaria e nel 2015 sono entrato in 4Timing per realizzare, insieme agli altri soci fondatori, 4Timing SIM: un intermediario indipendente che rappresenta una boutique per il Consulente che vuole evolversi professionalmente e per l’investitore che desidera un rapporto professionale innovativo e di alto livello.