Un esempio per spiegare il survival bias
Questa frase che viene riportata su tutti i prospetti dei prodotti finanziari è un’affermazione quanto mai vera.
Infatti, molto spesso capita che non appena uno strumento finanziario abbia ottenuto buoni risultati (rispetto ai competitor) e venga massivamente sottoscritto, inizi a perdere il vantaggio competitivo fin lì ottenuto, avvicinandosi inesorabilmente ai rendimenti medi del mercato.
Questo accade sia con i titoli che con i prodotti di risparmio gestito. Quante volte a posteriori viene scelto un titolo azionario per i suoi risultati passati che non si ripetono più oppure viene sottoscritto il tale fondo che da quando entra in portafoglio non performa più come in passato?
Il motivo fondamentale è che gli eventi casuali non hanno memoria.
Tutti noi siamo coscienti del fatto che, nel semplice lancio di una moneta, avremo il 50% di probabilità di ottenere testa e il 50% di ottenere croce.
Ciò che molto spesso trae in inganno, però, è la storicità dei risultati: le probabilità che al 10° lancio esca testa o che esca croce sono sempre le stesse, il 50%. Anche nel caso in cui nei 9 lanci precedenti è sempre uscito testa.
Un esempio per spiegare il bias: testa o croce?
Ipotizziamo di avere 100 persone che lanciano una moneta, ognuna trenta volte, e che ogni volta che esce croce guadagnano un euro, mentre se esce testa ne perdono uno.
Che risultato mi posso aspettare?
La maggior parte dei giocatori chiuderà in pari e sarà vicina a 0 ma avrò anche un numero di giocatori che avrà guadagnato molto oppure perso molto.
Per simulare tale condizione abbiamo utilizzato la funzione casuale di Excel e abbiamo simulato i 100 scommettitori che lanciano la moneta, ognuno 30 volte.
I risultati riportati nel grafico sono conformi alle aspettative, con una grande concentrazione dei risultati intorno allo zero, ma anche con giocatori che perdono denaro (4 perdono €8, 2 perdono €10, 1 perde €12 ) e giocatori che vincono denaro (6 vincono €8, 3 vincono €10, 1 vince €12, 1 vince €16).
Come si evince dal grafico in Figura 1, la distribuzione dei risultati si avvicina ad una distribuzione normale al crescere del numero dei giocatori.
Ma quante possibilità ci sono che i giocatori che hanno ottenuto le vincite maggiori continuino nei lanci successivi i loro successi?
La risposta è sempre la stessa: il 50%.
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Cosa succede nel caso degli strumenti finanziari?
Questo è proprio quanto succede quando si selezionano gli strumenti finanziari tenendo conto esclusivamente delle performance passate, infatti i 100 giocatori possiamo paragonarli ad un campione di 100 fondi di investimento e i 30 lanci a 30 mesi di risultati; appare evidente che al crescere del campione è sempre più probabile che qualcuno abbia ottenuto ottimi risultati.
Su questo argomento ti consigliamo di leggere anche il nostro articolo “Survival Bias: scegliere i prodotti finanziari con il senno del poi”.
La casualità dei risultati purtroppo è sempre dietro l’angolo e la mera analisi delle performance di un prodotto finanziario di per sé non è sufficiente.
La conclusione è che, per non cadere in fallo, oltre ai risultati bisogna guardare con attenzione alla strategia di gestione che deve avere un reale vantaggio sul mercato e che solo in questo caso può definirsi non aleatoria.
Va quindi condotta un’analisi dell’ intero processo e qualora la strategia di gestione adotta un approccio discrezionale vengono utilizzati dei metodi più qualitativi mentre quando l’approccio è quantitativo e sistematico si possono adottare gli strumenti di validazione che fornisce la statistica.
CIO & Founder 4Timing SIM – Lavoro nel mondo della gestione del risparmio da quasi trent’anni con lo stesso entusiasmo di quando ho iniziato. In questi ultimi venti anni, coadiuvato dal mio staff, mi sono dedicato all’implementazione di modelli sistematici di gestione attraverso l’applicazione del metodo scientifico, sempre pronto a valutare nuove possibilità ma con l’occhio critico della scienza. Mi rispecchio nella frase del filosofo Karl Popper: “Il metodo della scienza è il metodo di audaci congetture e ingegnosi e severi tentativi di confutarle.” Nel 2016 ho deciso di fondare 4Timing SIM per offrire, attraverso i servizi di consulenza finanziaria e gestione del patrimonio, il know-how accumulato in questi anni.