Cosa fa il consulente finanziario per creare valore?
Gli aspetti di finanza comportamentale, intesi come effetto framing, dinamica dei flussi, imitazione sociale e altri, sono parte integrante del concetto di Alpha del Consulente Finanziario, che da qualche anno diffondiamo in Italia.
L’Alpha del Consulente è la capacità effettiva per il consulente finanziario di creare un reale valore aggiunto per il cliente, lavorando sulle due principali leve che oggi minano la sua professionalità: i conflitti di interessi (il controllo dei costi) e la gestione comportamentale del portafoglio del cliente.
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Cosa deve saper fare un consulente finanziario?
La capacità del consulente finanziario di creare valore per il cliente (l’Alpha del Consulente) è conseguibile se:
- Gli obiettivi del consulente sono totalmente allineati a quelli del cliente; questo sarà possibile soltanto se potrà essere remunerato per la qualità di una consulenza finanziaria indipendente offerta anziché per la quantità o il costo dei prodotti promossi;
- Il Consulente finanziario può accedere a modelli gestionali che siano innanzitutto behavioral finance compliant, cioè gli consentano di gestire e dominare gli aspetti comportamentali che minano il raggiungimento degli obiettivi impostati. Modelli che siano personalizzabili e che consentano un controllo puntuale del rischio, permettendo di rispondere ad uno degli elementi portanti della MiFID2.
L’attenzione non solo alla propensione al rischio del cliente, ma soprattutto alla capacità di sopportare oscillazioni (MaxDrawdown) o perdite sul patrimonio che non inficino la sua sussistenza finanziaria. - Competenze interdisciplinari (e non solo nozioni) per una corretta e indipendente pianificazione patrimoniale o pianificazione successoria, che portino all’individuazione di professionisti in grado di coadiuvarlo nella gestione del cliente e degli strumenti più efficaci per farlo (non soltanto polizze, che rischiano di essere meramente strumentali alla vendita).
Leggi anche “4Timing SIM e il suo ruolo nella consulenza indipendente attiva e dinamica”.
Soprattutto in considerazione del fatto che la soddisfazione delle esigenze più profonde del cliente (sicurezza familiare, casa, studio dei figli, pensione, aspirazioni personali) dipendono principalmente da lui, dalla sua capacità di disciplinare l’atteggiamento finanziario, controllando tutti gli elementi di disturbo che potrebbero interferire.
Quali caratteristiche deve avere un consulente finanziario?
Il consulente finanziario consapevole, infatti, grazie alla capacità di disciplinare l’atteggiamento comportamentale del cliente attraverso una corretta pianificazione dei singoli obiettivi finanziari e all’utilizzo di modelli gestionali innovativi (finanza comportamentale compliant), potrà colmare il gap creato dai costi del sistema del risparmio e dalle errate scelte di timing.
Potrà così riallineare il rendimento del portafoglio del cliente a quello dei mercati di medio-lungo termine, abbattendone in più i valori di drawdown e di volatilità.
Se vuoi saperne di più sulla finanza comportamentale, leggi l’articolo: “Finanza comportamentale: la base di partenza per 4Timing SIM”.
Dunque un consulente finanziario attivo e strategico nelle scelte e nel controllo dinamico del rischio di portafoglio che, in maniera scevra da emozioni e bias comportamentali, permetta ai suoi clienti di partecipare attivamente ai rialzi di mercato fintantoché questi persisteranno, ma, al contempo, ne preservi i patrimoni nei casi in cui si dovessero manifestare condizioni finanziarie avverse ad una esposizione al rischio.
Il fatto che i mercati finanziari siano incerti e ciclici non vuol dire che debba esserlo anche la nostra attività.
Il Consulente Finanziario non può più permettersi di vivere professionalmente in balìa dei mercati e degli eventi, altrimenti continuerà ad incrementare il numero di clienti e di masse in gestione nelle fasi di rialzo e a subirne il decremento nelle fasi di ribasso. Su questo punto, ti consigliamo di leggere anche l’articolo “Consulenti finanziari e sviluppo professionale: intervista a 4Timing SIM”.
Oggi la MiFID2, ci consente finalmente di rappresentare l’ingranaggio portante del servizio di consulenza finanziaria, potendo prestare (non meramente offrire) la consulenza, coscienti che la catena del disvalore (TER astronomici non giustificati e bias comportamentali) vada spezzata definitivamente.
Tutto questo è ciò che chiamiamo “Alpha del Consulente“.
Chief Marketing Officer & Business Development Manager 4Timing SIM
“Per aspera ad astra“
Curioso per natura, nelle mie esperienze professionali ho sviluppato competenze differenti tra loro, condividendo ed acquisendo know-how in uno scambio che mi ha consentito di crescere nel corso degli anni, come professionista e come persona. Negli ultimi 15 anni mi sono dedicato alla Consulenza Finanziaria e nel 2015 sono entrato in 4Timing SCF per realizzare, insieme agli altri soci fondatori, 4Timing SIM: un intermediario indipendente che rappresenta una boutique di investimento per gli Investitori che desiderano un rapporto professionale innovativo e di alto livello e per i Consulenti che vogliono evolversi professionalmente.