Presente e futuro per il settore del Turismo e dei Trasporti
I settori dei Trasporti e del Turismo sono stati fra quelli maggiormente colpiti dalla pandemia di CoVID-19.
Come hanno reagito alle restrizioni e ai pesanti blocchi che li hanno travolti?
In un mondo nuovo, più piccolo ma allo stesso tempo nuovamente distante, quali sono le prospettive per il prossimo futuro?
Il settore del Turismo di fronte alla diffusione del CoVID-19
A oggi, lo scenario globale attesta una riduzione della capacità di spesa dei consumatori compresa fra il 35% e l’8%, a seconda del grado di sicurezza finanziaria. I dati rilevati dall’indagine KPMG Responding to consumer trends in the new reality non lasciano dubbi. Indipendentemente da quanto i consumatori si sentano sicuri dal punto di vista economico, per i prossimi 12 mesi tutti prevedono un calo dei consumi.
Alla luce di questi dati, i principali fattori di acquisto riflettono l’importanza del rapporto qualità-prezzo e la necessità di proteggersi, sia fisicamente sia finanziariamente, adottando un atteggiamento difensivo.
La fiducia nei confronti del brand è scesa in Italia dell’11% rispetto al periodo pre-CoVID-19. A risentirne particolarmente è stato il settore del Turismo. Come mai? A causa della natura stessa delle interazioni, della preoccupazione per la sicurezza personale e non ultima della problematica relativa a rimborsi di viaggi non effettuati.
A livello mondiale la Global Business Travel Association dichiara che il costo mensile della crisi causata dal Coronavirus è pari a 47 miliardi di dollari. Il nostro Paese ̶ dove il settore del Turismo genera circa il 13% del Pil ̶ risulta uno dei più penalizzati dalla mancanza di turismo incoming.
Accelerazione digitale
Il settore ha dovuto affrontare la sfida di adattarsi alle nuove regole imposte dalla diffusione del CoVID-19.
Il formato digitale è diventato il primo strumento della comunicazione turistica nella fase pandemica. Tour virtuali e video immersivi hanno contribuito a mantenere vivo l’interesse dei potenziali turisti, ma non solo. Con le esigenze di distanziamento e sicurezza imposte, si sono adottate soluzioni digitali anche per evitare code, assembramenti e ridurre al minimo i contatti.
Punti di partenza che lasciano intravedere lo scenario futuro. Le priorità di azione diventano cogliere appieno il potenziale delle tecnologie digitali e accelerare gli investimenti. Qualche esempio? Adottare soluzioni di self check-in/check-out, ricorrere a strumenti per effettuare analisi predittive e fidelizzare i clienti attraverso dynamic offering e quindi proposte di dynamic pricing, come l’ormai diffusissima opzione per i biglietti “flessibili”.
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L’impatto del CoVID-19 sul settore dei Trasporti
L’Osservatorio Congiunturale Trasporti dell’Ufficio Studi di Confcommercio ha stilato il bilancio dell’impatto del CoVID-19 sul settore dei Trasporti. A fronte di un crollo della mobilità dei passeggeri di quasi il 50%, si registrano variazioni negative più contenute per il trasporto merci. Un dato che conferma il ruolo di primo piano che la logistica ha rivestito durante il lockdown.
Il mercato logistico, infatti, ha registrato per il 2020 valori mai raggiunti pre-CoVID-19. Si parla di 2,3 milioni di metri quadrati di assorbimento di spazi in affitto ̶ pari al 25% in più rispetto al 2019 ̶ e un +3% di investimenti rispetto all’anno precedente.
Numeri che rendono la logistica un comparto destinato a guidare la domanda occupazionale e al centro dell’interesse degli investitori.
Il comparto dei voli, invece, ha subìto nel 2020 un calo della domanda del 52% in Europa e del 56% in Italia. La condivisa prospettiva di ritornare ai livelli di traffico pre-CoVID-19 è stimata per il 2026.
Il peggio sembra però passato, o almeno così prospetta un’analisi del Sole 24 Ore. L’indagine mostra come all’inizio del 2021 in Borsa i titoli azionari dei vettori abbiano in parte recuperato dalle perdite subìte, grazie in particolare all’approvazione dei primi vaccini su scala globale.
Un chiaro suggerimento di quale sarà la priorità di azione per il futuro post-CoVID-19 del settore dei Trasporti. Una mobilità sicura e sostenibile.
Il settore del Turismo, tra ripartenza e cambiamento
Nonostante i dati negativi che caratterizzano il settore del Turismo, il ciclo di incontri promosso da PwC Italia, in media partnership con Sky, si concentra sulle prospettive per il futuro.
Secondo le stime per il 2021, una buona percentuale di consumatori non vuole rinunciare alle proprie vacanze, con prenotazioni programmate che aumentano nel tempo. Per il periodo ottobre-dicembre 2020 soltanto un consumatore su due programmava spostamenti, con cifre attorno al 45%. Per le prenotazioni tra gennaio e giugno 2021 si arriva al 56% fino a toccare il 63% per la seconda metà dell’anno in corso.
Per gli analisti di Morningstar, l’outlook per il settore turistico nel medio e lungo termine è incoraggiante, ed è destinato a migliorare qualora sia effettivamente somministrato un vaccino su larga scala. Esaminando forti shock finanziari generati in passato da altre pandemie o attacchi terroristici, viene anche qui ipotizzata la prospettiva per una piena ripresa del settore Travel nell’arco di 3-4 anni.
Riqualificazione dell’offerta
Secondo Morningstar, le società più piccole, dal punto di vista del vantaggio competitivo, saranno presumibilmente spinte a offrire ancora maggiore valore ai propri clienti. Così nuove opportunità si delineeranno nel comparto delle ʽOnline Travel Agencyʼ, che dettano la strada percorribile per il futuro, potenziando in primo luogo il proprio investimento digitale.
Expedia, ad esempio, con una quota di mercato nel settore cresciuta dall’1,5% al 13% negli ultimi 4 anni, ha presentato alla conferenza Understanding Today’s Traveller l’Api Rev+ Insights, che mette a disposizione dati e tecnologie di revenue performance, e ha aggiunto alla piattaforma un badge no change fees per i voli e un filtro free cancellation per le prenotazioni di alloggi.
Il futuro post-CoVID-19 sembra quindi delinearsi e rende imprescindibile la riqualificazione dell’offerta del settore Turistico a partire dalla digitalizzazione. Si costruiranno quindi bespoke travel, esperienze di viaggio su misura e sempre più personalizzate per l’utente finale.
Una nuova normalità per il settore dei Trasporti
Ber il trasporto locale il recupero di volumi di mobilità comparabili alla situazione pre-CoVID-19 è stimato per il 2021. Per quanto riguarda i viaggi di media e lunga durata studi recenti di settore delineano un ritorno a flussi pre-pandemia non prima del 2024.
Lo comprova l’indagine Doxa per l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, che attesta quanto le abitudini dei consumatori siano cambiate: oltre il 70% dichiara infatti di considerare oggi meno sicuri i mezzi di trasporto collettivi, sia locali sia su lunghe percorrenze.
Positivo, invece, l’outlook di UBS per il settore del Trasporto merci, individuato fra i principali interessi degli operatori di mercato in materia di investimenti.
La logistica e la mobilità ferroviaria
Secondo il report di UBS, da un lato è prevedibile un rialzo dei titoli di società di trasporto come FedEx e UPS. A guidare la previsione è l’aspettativa che i volumi di acquisti on-line restino elevati anche per il 2021, data la previsione di crescita delle vendite e-Commerce del 16% sulla scia del +34% registrato l’anno precedente.
L’analisi, inoltre, rivela uno spostamento di interesse degli investitori verso società di trasporto con maggiore esposizione nell’economia industriale, in particolare in relazione alla mobilità ferroviaria.
Si stima infatti che, vista la crescita delle vendite presso i rivenditori, la domanda di rifornimento degli inventari resterà elevata nel corso dell’anno e la spesa per le merci si attesterà attorno all’8-11%.
Il futuro chiede dunque ai settori dei Trasporti e del Turismo di prepararsi ai cambiamenti imposti dalla diffusione del CoVID-19, soprattutto rispetto a bisogni, preferenze e comportamenti dei clienti.
Consulenza e pianificazione finanziaria
A fronte della contrazione della domanda, le prospettive perché questi due comparti tornino a crescere si attestano sul medio-lungo periodo. E la situazione è in continua evoluzione.
Per questa ragione, in uno scenario mutevole quale quello attuale e previsto per il prossimo futuro, la consulenza e la corretta pianificazione finanziaria sono fondamentali.
Grazie all’assenza di legami commerciali e di conflitti d’interesse, in 4Timing SIM offriamo ai nostri Clienti una Consulenza Finanziaria Indipendente. È svincolata dalle classiche logiche di remunerazione, ma è in grado di affrontare adeguatamente il complesso contesto attuale e preparare allo scenario che si profila post-pandemia. Perché anche il futuro è meno lontano di quanto immaginiamo.
Chief Marketing Officer & Business Development Manager 4Timing SIM
“Per aspera ad astra“
Curioso per natura, nelle mie esperienze professionali ho sviluppato competenze differenti tra loro, condividendo ed acquisendo know-how in uno scambio che mi ha consentito di crescere nel corso degli anni, come professionista e come persona. Negli ultimi 13 anni mi sono dedicato alla Consulenza Finanziaria e nel 2015 sono entrato in 4Timing per realizzare, insieme agli altri soci fondatori, 4Timing SIM: un intermediario indipendente che rappresenta una boutique per il Consulente che vuole evolversi professionalmente e per l’investitore che desidera un rapporto professionale innovativo e di alto livello.