Family Office, quali sono gli investimenti del futuro?
Il Family Office gestisce in maniera completa e coordinata tutte le sfaccettature e le componenti che caratterizzano l’intero patrimonio di una famiglia, con una visione integrata e condivisa di tutte le esigenze.
L’obiettivo di questa struttura è un modello di organizzazione e protezione patrimoniale fortemente inclusivo, che si propone un efficientamento di tutti gli asset che lo caratterizzano.
Per comprendere meglio qual è l’orizzonte cui il Family Office si rivolge, di seguito sono analizzati i trend dell’Asset Allocation del portafoglio medio dei Family Office, a fronte anche dei cambiamenti intercorsi con l’emergenza dettata dal Covid-19.
Family Office e Covid-19
Il Family Office ha il compito di ottimizzare e proteggere il patrimonio famigliare attraverso la governance e la gestione patrimoniale, e mira a rispondere ai bisogni prioritari dello stesso nucleo famigliare, instaurando con questo un rapporto di lungo periodo.
Pianificazione, ottimizzazione e personalizzazione, uniti a indipendenza, sicurezza e trasparenza dell’intermediario sono in grado di garantire un adeguato livello di benessere alla famiglia e il passaggio del patrimonio di generazione in generazione. Proprio la pianificazione successoria è la sfida maggiore che i Family Office devono affrontare, tanto più attuale in un momento storico di effettiva presa di ruolo sempre crescente delle next generations nella gestione del patrimonio di famiglia.
Secondo il Global Family Office Report di UBS, la priorità dei Family Office per il 2020 è la definizione di linee guida per gli investimenti, resa ancora più urgente dalla situazione globale determinata dal Coronavirus.
La tendenza dei Family Office per il futuro, già rilevata dal report del 2019, è un orientamento verso portafogli bilanciati. Una strategia di investimento equilibrata e orientata alla conservazione e alla crescita è favorita dalla volontà primaria delle famiglie di preservare il proprio patrimonio nel corso delle generazioni, più che trarre vantaggio da investimenti a rischio elevato.
Family Office, Asset Allocation trend
Una tendenza significativa delle allocazioni medie degli ultimi anni è la costante dismissione degli hedge fund, passati da una presenza media in portafoglio del 12% nel 2014 al 4,5% registrato nel 2019.
Le ragioni principali indicate dai Family Office per l’abbandono degli hedge fund sono commissioni relativamente elevate rispetto a performance non corrispondenti alle aspettative, e incertezza sulla capacità degli stessi hedge fund di proteggere dal rischio in fasi di recessione economica.
A beneficiarne sono gli investimenti alternativi, che rappresentano oltre il 40% del portafoglio medio dei Family Office.
Un periodo prolungato di bassi tassi di interesse e un incremento della volatilità hanno determinato nell’anno passato una spinta alla diversificazione del portafoglio.
L’asset class a cui sono state assegnate quote consistenti dei portafogli è il Private Equity.
Rispetto ai fondi, il 54% dei Family Office predilige investimenti diretti in merito, poiché garantiscono adeguati livelli di controllo e volgono maggiormente lo sguardo alle generazioni future.
Si tratta di un trend destinato a incrementare nel futuro, tanto che il Private Equity Trend Report di PwC rivela che il 73% dei gestori di Private Equity hanno annoverato nelle loro previsioni proprio i Family Office fra i potenziali investitori più significativi per il biennio 2020-2021.
Un’altra classe di allocazione che beneficia della progressiva dismissione degli hedge fund è il Real Estate.
Dei key trends aggiornati ad aprile 2020, il settore immobiliare è privilegiato da oltre il 70% dei Family Office che si orientano sulle tendenze con il più alto impatto previsto sui rendimenti e con maggiore probabilità di persistenza.
L’investimento diretto nel settore immobiliare consente di diversificare il rischio di portafoglio, e predilige il sotto-settore commerciale a quello residenziale, in particolare circoscritto al territorio locale.
L’avvento dei Millennials, infine, ha portato a un incremento delle quote di portafoglio destinate a investimenti sostenibili. Un Family Office su tre è impegnato in questo settore nei termini di un investimento tematico – in particolare concentrato sul cambiamento climatico – e di integrazione dei fattori ESG nell’analisi e valutazione.
Il portafoglio dei Family Office stanzia in media il 19% per la sostenibilità, con la previsione di giungere al 32% nell’arco dei prossimi cinque anni.
Strettamente connesso a questa tematica, anche l’impact investing mostra previsioni di crescita per il futuro: l’81% dei Family Office ha dichiarato che gli investimenti hanno raggiunto o superato le aspettative, in particolare in aree quali l’istruzione, il settore alimentare, l’energia e l’efficientamento delle risorse.
Cosa cambia per i Family Office dopo l’emergenza Covid-19?
Uno studio di KPMG si è concentrato proprio sull’impatto del Covid-19 sulle strutture di Family Office. Secondo l’analisi, la pandemia ha ulteriormente accelerato il passaggio già in atto da una strategia di crescita a una strategia orientata a una maggiore conservazione e protezione del patrimonio famigliare, così come ha determinato la decisiva affermazione di alcune tendenze già rilevate: un incremento degli investimenti diretti, con un significativo salto in avanti del settore tecnologico, e più attenzione al settore dell’impact investing e degli ESG.
Nonostante tutto, però, l’indagine rivela che in media i Family Office hanno riportato perdite contenute durante la fase critica generata dalla pandemia, con solo il 7% che ha dichiarato deficit compresi fra il 20% e il 30%.
Gli stessi Family Office, infine, si rivelano positivi per il futuro post Coronavirus: il 62% si aspetterebbe, infatti, una situazione decisamente migliore nell’arco dei prossimi 12 mesi, e la percentuale restante prevederebbe comunque un miglioramento complessivo entro marzo 2021.
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Chief Marketing Officer & Business Development Manager 4Timing SIM
“Per aspera ad astra“
Curioso per natura, nelle mie esperienze professionali ho sviluppato competenze differenti tra loro, condividendo ed acquisendo know-how in uno scambio che mi ha consentito di crescere nel corso degli anni, come professionista e come persona. Negli ultimi 13 anni mi sono dedicato alla Consulenza Finanziaria e nel 2015 sono entrato in 4Timing per realizzare, insieme agli altri soci fondatori, 4Timing SIM: un intermediario indipendente che rappresenta una boutique per il Consulente che vuole evolversi professionalmente e per l’investitore che desidera un rapporto professionale innovativo e di alto livello.