L’importanza della comunicazione nelle scelte finanziarie
Crisi economica o nuove opportunità? Come meglio rappresentare il futuro? Proviamo a riprendere alcuni dei documenti che negli ultimi mesi il nostro intermediario ci ha inviato (analisi economiche-finanziarie elaborate dai rispettivi Uffici Studi). Soffermiamoci sull’impostazione di quegli elaborati, sul linguaggio utilizzato, sulle “soluzioni” proposte.
Ovviamente se fossimo in una fase di crisi, parlando dei nostri risparmi, l’analisi efficace non potrebbe che essere di tipo tecnico: si farebbero confronti, con riferimento alle crisi passate e attraverso grafici più o meno colorati; l’antidoto vincente sarebbe sempre e comunque l’attesa (al massimo qualche timido e comunque rateizzato rientro).
Pensiamoci: con una marcata visione tecnica non si fa altro che provare a correggere l’irrazionalità dell’investitore: come a dire che l’homo œconomicus deve sempre prevalere sulla humanitas stessa. Questa è anche la stagione degli alibi (la colpa è sempre degli altri) e del complottismo. Invariabilmente, la risoluzione presentata sarà di tipo “rassicurante”.
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Analisi economiche e dati passati: interessanti spunti di riflessione o pericolose scorciatoie?
Ovviamente io non ho nulla contro le analisi di questo tipo: anch’esse accrescono le nostre competenze, ci aiutano nel formulare idee personali e ci preservano dalle fake news. E per questo anch’io continuerò – ove possibile – ad inviarle ai “miei clienti”.
Ciò nonostante, è indispensabile tener presente il rischio che queste analisi, da interessanti occasioni di riflessione quali sono, si trasformino in troppo facili “soluzioni”: sarebbe come se, passando da 99 a 100 gradi, invece di chiederci come vivere nel vapore, pensassimo ancora a perfezionare il nostro stile di nuoto.
Questo, a ben vedere, fa proprio chi pensa che non perdere di vista l’andamento passato dei mercati (vedi tabella sottostante) sia indispensabile.
Quali dati utilizzare per pianificare meglio il proprio futuro?
Proviamo ora a ipotizzare di trovarci non nel mezzo di una crisi ma all’inizio di una nuova fase (“è la fine del modo non del mondo”). Per cominciare, al posto della solita tabella, vorrei proporre un’altra immagine che aveva fatto il giro del mondo sempre durante il primo lock-down.
È un confronto tra la concentrazione di diossido di azoto (uno dei principali inquinanti dell’atmosfera) prima e dopo l’arrivo del virus.
A parer mio, questo confronto permette uno sguardo un po’ diverso sul domani. E una cosa è certa: non ci suggerisce di aspettare!
Guardiamo ora anche questo mappamondo, L’immagine rappresenta l’età media delle popolazioni della terra.
Davvero si possono fare analisi economiche e finanziarie guardando solo nello specchietto retrovisore degli andamenti passati delle borse azionarie?
O piuttosto gli esiti delle nostre scelte d’investimento trovano maggior ragione in quel futuro che questa cartina ben rappresenta?
Insomma, anche da un punto di vista comunicativo è possibile dare una svolta alle nostre scelte finanziarie. Il mio compito di consulente resta quello di aiutare le persone a fare scelte più consapevoli, accompagnandole nella realizzazione dei loro progetti, anche quelli non necessariamente da me condivisi. Ma soprattutto vorrei farli riflettere: tornare ad immaginare è davvero importante.
Spero di aver dato modo di comprendere in che modo potrei essere utile. Beninteso: va da sé che i vari Warren Buffet non abitano qui.
Ma di tutto questo avremo modo di parlare ancora: nel prossimo futuro, naturalmente!
Sono Educatore Finanziario di Qualità (UNI 11402) oltreché Consulente Finanziario. Sono consapevole che la mia attività può avere un ruolo sociale di alto valore e per questo da anni ho deciso di interpretarla in coerenza con i miei valori. Scelte come educazione e pianificazione finanziaria, remunerazione a parcella e consulenza finanziaria indipendente oggi mi permettono di interpretare al meglio questa ambizione. La stessa formazione continua sul versante della finanza sostenibile (ESG/SRI) ben la rappresenta. Da appassionato sci-alpinista (motivo per cui qualche volta mi assento) so bene che spesso i peggiori rischi si corrono a causa della mal riposta fiducia nelle proprie certezze. E da neo-nonno (altro motivo per il quale a volte non mi troverete!) apprezzo il trascorrere del tempo e so come la capacità di immaginare il proprio futuro e di fare progetti siano gli ingredienti indispensabili per qualsiasi piano finanziario che si rispetti. Da tempo ho compreso che la gestione dei pur inevitabili conflitti di interesse si può migliorare solamente smettendo di vendere prodotti e limitandosi ad aiutare le persone a fare scelte consapevoli.