TutteBolle!
Le bolle più curiose ed eclatanti della storia, per distinguere le opportunita’ da pronte a esplodere.

La prima Bolla
Vendere casa per
un fiore
Gli Olandesi nel 1600 vendevano case e proprietà di famiglia per cavalcare l’onda e non perdere l’occasione di arricchirsi. Ma non è finita proprio così… La prima bolla finanziaria della storia raccontata con aneddoti e spunti di riflessione.

Parole o numeri?
Quando le balle diventano bolle
Quando nella mente si forma un’opinione forte, il cervello scarta gli elementi oggettivi e tende a privilegiare i fatti che la confermano. La più grande bolla finanziaria della storia: Charles Ponzi (quello dello “schema”) e i suoi buoni postali.

Il peso dei media sulle nostre scelte
Mettere a fuoco
una bolla
Un settore innovativo distrutto dalla “lente” dei media: quando è tanto forte da condizionare la percezione collettiva, è difficile guardare ai fatti. L’Hindenburg ci spiega l’importanza di distinguere le vere opportunità dalle bolle pronte a esplodere.

Una bolla supersonica
“Ci vediamo un’ora fa“
“Arrivare prima di partire” era ciò che prometteva il Concorde ai suoi viaggiatori.
Le promesse vanno mantenute …ma anche se si tratta di un progetto completamente fallimentare?
Francia e UK non accettavano di perdere.

Una bolla non-bolla
Una bolla serenissima
Da superpotenza economico-militare a città d’arte non ci vuole un attimo ma circa mille anni. La Repubblica di Venezia ne sa qualcosa: è stata protagonista di un lento ma graduale declino, come una bolla che si sgonfia lentamente ma non scoppia mai.

La bolla del colosso della telefonia
“Ti chiamo dopo…”
Passare dall’essere l’unico a uno dei tanti. Questo è il rischio che si corre quando non si presta attenzione a ciò che succede attorno a noi. La storia di Nokia ci racconta l’importanza di adattarsi all’innovazione e non sottovalutare il cambiamento.
Una bolla mimetizzata
“Is Pepsi, okay?”
Può un prodotto di scarso successo avere un valore economico superiore ai competitor? Marketing geniale, partnership e acquisizioni di concorrenti creano il successo e una bolla “mimetizzata”.
Un decennio di libertà e ottimismo
La bolla dell’ottimismo
Ciuffi anti-gravitazionali, spalline spaziali, musica elettronica discutibile e il continuo incubo dello scoppio di una guerra atomica. Eppure, gli anni ’80 sono rimasti il simbolo dell’ottimismo sfrenato.
La bolla della misurazione del tempo
“Che giorno è? “
“Che giorno è oggi?” La domanda è semplice ma la risposta potrebbe essere molto diversa in base a chi risponde. Cosa accade e che senso ha misurare qualcosa di astratto come il tempo?
La bolla della new economy
“Fidati, è il futuro! “
L’intelligenza artificiale ci proietta nel futuro. Aziende come Nvidia, Meta e altre “tech” continuano a crescere con l’AI e le opportunità sembrano infinite.
Una crescita mai vista prima. O forse si…?
La bolla della globalizzazione
“Quanto costa da te? “
Un dolce con i cetriolini come simbolo dell’economia globale, un “mondo alla pari”, nuove opportunità e sfide complesse. Dall’apertura dei mercati globali al ripensamento delle regole del gioco.
La bolla della TV commerciale
“D’ACCORDOOO?! “
D’ACCORDOOO?! Un’esclamazione difficile da dimenticare. Vanna (o meglio, Wanna) in pochi anni ha creato un impero economico fatto di prodotti “miracolosi”, rituali magici ed energia straripante. E tante, tante bugie.
La bolla della passione
“Tifa Italia e Vinci”
Il 9 Luglio 2006 l’Italia è Campione del Mondo. Pierluigi Bernasconi, CEO di MediaWorld, ha scommesso tutta la sua fortuna e la sua (troppa) sicurezza. Gli costerà ben €18 milioni di fatturato.