Robo-Advisor al servizio del Consulente: quali opportunità?
Il concetto diffuso di Robo-Advisor è quello di una macchina che, in base ad algoritmi predeterminati, andrà pian piano a “sostituire” il delicato lavoro di selezione, analisi e decisione propri del consulente.
Come funziona il Robo-Advisor?
Nel campo degli investimenti finanziari, ciò viene visto come un prodotto web-based al quale è direttamente l’investitore che si interfaccia in maniera autonoma.
Il fine è ottenere una profilazione MiFID in cui identificarsi, con conseguenti suggerimenti sulla diversificazione di portafoglio da realizzare – definita in base alle proprie caratteristiche di età, reddito, orizzonte temporale, ecc. – ed eventualmente anche sugli strumenti maggiormente “efficienti”.
Ciò che maggiormente caratterizza questo processo è la completa assenza di conoscenza e condivisione, da parte del cliente, delle logiche presenti dietro il motore di allocazione, del metodo con cui viene applicato e del relativo algoritmo alla base dell’interfaccia grafica, che determinano il portafoglio modello e la selezione degli strumenti finanziari suggeriti.
Questa visione dell’utilizzo del robo-advisor appartiene prevalentemente al mondo anglosassone, che sappiamo essere generalmente molto distante dalla nostra realtà.
Ciò, però, non significa che una tecnologia di questo genere non possa essere di supporto all’attività dei Consulenti Finanziari.
Infatti, da diverso tempo sistemi automatizzati di ottimizzazione di portafoglio e profilazione dei clienti vengono utilizzati quotidianamente a supporto dell’attività di consulenza e gestione operata sia dai consulenti finanziari sia dagli Asset Manager.
Non travisiamo!
Siamo fortemente convinti che il mondo della consulenza finanziaria non possa prescindere dall’aspetto dialogico instaurato tra chi investe e chi amministra, costruito su presupposti di fiducia e affinità caratteriale che sono propri dell’essere umano.
Tuttavia, crediamo che il supporto di un sistema automatizzato possa essere di grande aiuto nella gestione dei clienti e dei loro portafogli, nell’ottimizzazione quotidiana del lavoro del consulente, nell’attività di organizzazione e nel tenere i rapporti costantemente aggiornati con la propria clientela.
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Un partner sistematico al fianco del consulente
Grazie al supporto di un “partner tecnologico” e, soprattutto, sistematico, il consulente può concentrarsi sulle attività “core” della professione, senza perdersi in attività collaterali che portano via tempo prezioso al proprio business.
Pensiamo a quanto possa essere impegnativo calcolare manualmente un profilo di rischio MiFID, definire in termini percentuali i profitti o le perdite storiche di un portafoglio ben diversificato, analizzare i migliori strumenti di un mercato spulciando tra le quotazioni stampate in piccolo su una testata di settore, oppure dedicare il giusto tempo per l’invio di newsletter mirate, sulla base delle preferenze e degli interessi di ogni cliente.
Una semplice metafora può essere rappresentata dai nostri viaggi in auto.
Utilizziamo quasi tutti un navigatore satellitare che, in base alla complessità dell’algoritmo utilizzato, ci guida a destinazione indirizzandoci verso strade più o meno veloci, panoramiche, trafficate, ecc.
Tuttavia siamo noi che definiamo la destinazione, impostiamo le preferenze per la tipologia di strade da percorrere e di soste da effettuare. Tutto ciò anche in funzione del contesto in cui il viaggio viene effettuato (famiglia, amici, lavoro, vacanza…). Insomma, siamo noi che impartiamo le indicazioni alla macchina per farci supportare nella scelta e nella gestione delle strade da percorrere per il nostro viaggio.
Ricordiamo, viceversa, quanto tempo impiegavamo fino a una quindicina d’anni fa per raggiungere una destinazione senza conoscere la strada o le eventuali alternative percorribili, fermandoci ogni tanto lungo il tragitto per consultare la mappa o per chiedere informazioni.
Oggi possiamo concederci di goderci il percorso, ascoltando musica, parlando al telefono (con vivavoce), gustando il panorama o conversando con gli altri passeggeri, ma arrivando comunque a destinazione percorrendo la strada che si desiderava.
Come un buon navigatore satellitare, il robo-advisor permette la razionalizzazione delle risorse, concentrandosi sui passeggeri e godendosi il viaggio.
Approccio sistematico VS emotivo: il vero plus del Robo-Advisor
L’ottimizzazione delle scelte di gestione in maniera scevra da un approccio emotivo, evita quindi di far “deviare” da quanto realmente desiderato, consentendo al consulente di intervenire sui portafogli in maniera sistematica, qualora nel corso del viaggio siano intervenuti fattori esterni imprevisti che portino ad individuare percorsi alternativi o a scegliere destinazioni differenti.
In questo modo, il nostro “partner tecnologico” diventa un mezzo attraverso il quale è possibile incrementare il grado di affidabilità delle proprie decisioni e migliorare il proprio business.
Per la definizione di questi modelli, che per rendere risultati affidabili devono tener conto in maniera opportuna di numerose variabili, vengono sempre più utilizzate delle tecniche di ricerca innovative, che analizzano a fondo i comportamenti di un determinato mercato e ricercano informazioni utili a comprendere meglio le connessioni intercorrenti tra cause ed effetti: il data-mining.
Oggi molti settori si affidano a questa tecnica, per affinare le ricerche e migliorare il business. In campo medico, per esempio, il data-mining viene impiegato diffusamente per la valutazione dell’efficacia di nuovi trattamenti terapeutici, generando un enorme ammontare di dati complessi relativi ai pazienti, alle risorse ospedaliere, alle diagnosi di malattie, alle cartelle cliniche, ecc.
Tutti questi dati, una volta processati e analizzati, costituiscono una risorsa chiave per l’estrapolazione di informazioni, essenziali per potenziare l’efficienza a livello di costi (cure migliori ad un prezzo inferiore) e per indirizzare le decisioni dei medici.
Nel mondo web, il data-mining viene diffusamente applicato ai dati personali da colossi come Google, Facebook, Amazon ed altri, per capire sempre più velocemente e con maggior precisione come i gusti degli utenti cambiano e si evolvono.
Non c’è dubbio che il futuro appartenga a chi dispone delle più sofisticate tecniche di estrazione, elaborazione ed ottimizzazione dei dati, ma bisogna sempre tener ben presente che l’assenza della componente umana nel dirigere attivamente e nel tenere le fila fra l’ammontare grezzo di dati rende qualsiasi algoritmo inevitabilmente fragile.
L’uomo resta sempre e comunque l’artefice delle scelte effettuate, influenzando ed indirizzando le ricerche e le analisi in base alle proprie conoscenze, esperienze e competenze.
La macchina rappresenta un valido supporto, fondamentale per incrementare il grado di solidità del modello consulenziale che, al contempo, ci rende tangibilmente consapevoli della fragilità di certe convinzioni errate che la mente umana si rifiuta di vedere come tali e che soltanto un approccio scientifico può confutare.
Chief Marketing Officer & Business Development Manager 4Timing SIM
“Per aspera ad astra“
Curioso per natura, nelle mie esperienze professionali ho sviluppato competenze differenti tra loro, condividendo ed acquisendo know-how in uno scambio che mi ha consentito di crescere nel corso degli anni, come professionista e come persona. Negli ultimi 13 anni mi sono dedicato alla Consulenza Finanziaria e nel 2015 sono entrato in 4Timing per realizzare, insieme agli altri soci fondatori, 4Timing SIM: un intermediario indipendente che rappresenta una boutique per il Consulente che vuole evolversi professionalmente e per l’investitore che desidera un rapporto professionale innovativo e di alto livello.